Satana

Tra le tante figure mitologiche, che da millenni e millenni affollano le credenze religiose dell’uomo, ne emergono un paio che più fortemente, su tutte le altre, rappresentano il dualismo che è insito nella natura umana: il bene e il male.

Le divinità del bene e del male sono presenti in tutte le religioni, sotto le forme e con le denominazioni più disparate.

La loro origine risale ai primordi dell’umanità e assunsero man mano il loro ruolo secondo la culture del tempo. In primis gli eventi naturali catastrofici che rappresentavano il male contrapposti a quelli dell’abbondanza di raccolti e periodi di pace per rappresentare il bene. Poi con l’evolversi delle culture, con gli eventi bellici, e con il variare dell’assetto sociale delle popolazioni spesso in contrasto tra loro, via via queste figure sono mutate di conseguenza.

È quindi difficile stabilire con precisione il periodo in cui tutto ebbe origine, ma una cosa incuriosisce più di ogni altra.

Le raffigurazioni del bene in genere appaiono rappresentate da figure antropomorfe, cioè più simili o affini all’aspetto umanoide. Di contro quelle del male sono più distaccate da questo criterio e più conformate a una sorta di stereotipo che si ripete con leggere difformità o particolari quasi insignificanti che non incidono sull’aspetto complessivo della divinità del male che viene identificato come Satana.

Vediamo più nel dettaglio cosa rende questa divinità particolare, tanto da fargli assumere di volta in volta nomi diversi come Diavolo, Belzebù, Lucifero, Demonio e altri in linea con le differenti visioni del male che ogni religione alimenta, pur mantenendo quasi inalterato il modo di rappresentarla.

Uno dei particolari più interessanti è che in quasi tutte le raffigurazioni appare come un essere in tutto o in parte animalesco, talvolta con sembianze umanoidi. Quasi sempre però il suo aspetto è caratterizzato dalla presenza di corna che in alcuni casi sono sostituite da grandi orecchie nella stessa posizione della testa, in altre ancora da ali a significare che, secondo alcune credenze religiose, Satana sia stato un angelo ribelle a dio e quindi disceso negli inferi, con tanto di maledizione.

Il particolare delle corna però deve necessariamente nascondere un qualche significato simbolico, essendo tipico di questa divinità.

Ora l’unico animale che si avvicina in qualche modo a questa rappresentazione è il toro, come del resto appare in molte raffigurazioni del Diavolo.

Sappiamo che in un determinato periodo dei racconti biblici il toro era un animale sacro spesso sacrificato per ingraziarsi il beneplacito degli dei. È noto altresì che quel determinato periodo corrisponde ad una specifica era astrale che in base alla Precessione degli Equinozi capita proprio nella costellazione del Toro. Così come in seguito avvenne per l’era dei Pesci dove il Toro venne sostituito dal famoso simbolo del pesce stilizzato che rappresentava il cristianesimo.

Ora se il ciclo completo della Precessione è di circa 26.000 anni ogni costellazione ha una durata di circa 2.200 anni, il che significa che l’era del Toro risale a circa 7.000 anni fa.

Forse questo è il periodo in cui nella cultura del tempo si prese coscienza della dualità dell’animo umano e della contemporanea presenza in esso del bene e del male, con la conseguente creazione dei due miti corrispondenti e contrapposti.

18-05-2023

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