GATUVENO AVEVA UN DESIDERIO
Che dire delle pteridi quiescenti
ignare del tesoro custodito?
O delle gibbule dai riflessi iridescenti
assiemate da un disattento rito?
Il ridondare dei flutti mi spaventa
e alla deriva si accalcano perfetti
mulinelli di schiuma e bollicine
dai riflessi ora smeraldi ora azzurrini,
con fatica s’inerpica e riscende
ad ogni moto distinto della prua,
tentando e ritentando si sorprende
che l’anima che hai dentro è ancora tua.
“Tieni salda la presa!” gridava il capitano
mentre con l’altra mano guidava il gozzo.
Quasi in disparte mi parve di notare
la figura affusolata di un gabbiano.
Allora tutti, preso il rollio di sottomano
con gli occhi al cielo verso la nuova luna
s’avvalsero della brezza e di bolina
e le stelle contarono ad una ad una.
20-11-1999