Social

Non credo di sbagliare se dico che in qualche modo i Social sono lo specchio dell’opinione pubblica giacché lasciano a ciascuno la possibilità di esprimere le proprie idee.
Questo è sicuramente un bene, ma quello che mi sconvolge è che vedo molta confusione di idee.
In altri termini intendo dire che a confronto con la grande massa di utenti dei Social, i veri pensatori, quelli cioè che usano la loro propria testa per pensare, sono numericamente pochi. Tutti gli altri si limitano a ripetere cose già dette o per sentito dire, incluse le cosiddette bufale. I più esperti riportano frasi celebri di Gandhi di Buddha, di Mandela, di Marco Aurelio, di Jung, di Nietzsche e così via.
Certamente la diversità è sicuramente meglio che uniformità di idee. Guai se la pensassimo tutti allo stesso modo. Ma sottolineo con forza che non vedo originalità nelle idee proposte, non leggo la novità, non appare la luce. E mi domando: ma questa confusione da cosa origina?
Tre sono le possibili cause.
La prima è il bombardamento di informazioni da parte dei media, ripetute quasi all’ossesso e spesso contraddittorie.
La seconda è la scarsa propensione al ragionamento che ciascuno alimenta anziché correggere.
La terza è che, attraverso i media, ci sia una divulgazione propagandistica tale da farci credere vere cose false per poi far apparire false e complottistiche cose vere.
Ne aggiungo un’altra che avrei preferito evitare ma stando alle statistiche l’ignoranza è in graduale e pericoloso aumento.
19-04-2017

Questo articolo è stato pubblicato in Appunti da . Aggiungi il permalink ai segnalibri.